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Verde pubblico e alberi contro il caldo e l’inquinamento. Anche i nostri iscritti agiscono.

pini-roma
Posted: 21/07/2023 alle 4:34 pm   /   by   /   comments (0)

Sia l’Istituto di Barcellona per la Salute globale, sia l’Istituto Nazionale della Salute francese (si veda lo studio relativo, pubblicato sulla rivista “Nature”) hanno confermato che nel 2022 le vittime del caldo hanno raggiunto un numero elevatissimo; non è confortante leggere i risultati della ricerca basata sul database Eurostat, che ci informa quanto sia proprio l’Italia ad essersi posizionata come primo paese per tassi di mortalità legati al caldo. Arginare questa tendenza attiene a risoluzioni mondiali, ma circoscrivendo le azioni virtuose qualcosa si può fare nelle nostre città: anche a partire dai Municipi; e dai singoli.

La piantumazione, il verde pubblico (ma anche privato: terrazzi e giardini che moltiplicano la flora piantata) sono uno dei segreti per portare refrigerio, abbassare il grado del calore e la sua percezione e per contrastare l’inquinamento. Pochissimo si fa in questo senso e quando ciò è attuato manca la celerità dell’intervento e, più spesso, un piano e una visione a lunga durata. Lodiamo chi si è dimostrato all’altezza del compito, ad esempio a Roma: Guerrilla Garden, Zappata romana e ReTree, realtà virtuose che hanno agito per studiare e/o mettere a dimora il verde in città, secondo il principio della sussidiarietà*, articolo 118 della Costituzione italiana.

Prendiamo il caso di ReTree: ideato nel 2018 da Tommaso Iorio, abitante del VII Municipio e attivista volontario, è uno schema attuabile in ogni frangente e zona metropolitana e finalizzato a ripiantare alberi nei luoghi urbanizzati delle città, tra l’altro “mettendo in contatto le amministrazioni con i singoli abitanti (…)” e “facendo aumentare la consapevolezza verso tematiche ambientali”(cit. qui>>)

Individuando aree in cui gli alberi sono stati abbattuti o in cui essi sono mancanti, con le associazioni e i comitati di quartiere se ne produce una mappatura ad hoc, si sensibilizzano gli enti preposti fino all’acquisto degli alberi il cui costo, badate bene, è a carico del singolo cittadino o del gruppo attivatosi. La piantumazione è compito del Servizio giardini ma per due anni la nuova pianta sarà curata dal legittimo adottante, che dovrà anche prendersene cura ma godrà di una targa ad honorem. (…) Con questo sistema, ad esempio, a Porta Metronia – area in cui Iorio vive – in una manciata di anni ripiantati circa 400 alberi. Insomma: come sempre, le persone finiscono per pagare le mancanze di chi avrebbe il dovere di (ed è salariato per) provvedere ai diritti e al bene comune sanciti per statuto. Ma tant’è. Lunga vita al volontariato, che sempre più frequentemente si sostituisce alle istituzioni per migliorare la qualità della vita, in questo caso nella sciupatissima Capitale.

Così, ecco che anche nell’area di afferenza del Comitato di Quartiere Appio Alberone qualcosa germoglia, nello specifico: si piantuma, grazie a un’iscritta all’organizzazione cittadina, Mariella Pattuglia (Mariella e il marito, il compianto Mario, anche iscritto al Centro Anziani di Villa Lazzaroni, sono stati pure attivissimi nella raccolta firme a riguardo della creazione del Centro polifunzionale all’Arco di Travertino). Uno o due alberi saranno pertanto rimessi a dimora nel tratto prospiciente il Centro Anziani Villa Lazzaroni in Via Appia Nuova 522.

Mariella Pattuglia, come altri operosi abitanti del quartiere e cittadini della Capitale, rendono concreto il motto, che anche il C.d.Q. Appio Alberone abbraccia convintamente: “Qualunque cosa tu possa fare, qualunque sogno tu possa sognare, comincia. L’audacia reca in sé genialità, magia e forza. Comincia ora.”  Parola (autorevole) di Johan Wolfgang von Goethe che, non a caso, è stato anche un grande estimatore di Roma e conoscitore dell’animo umano.

 

* Questo principio norma un diritto: se un ente inferiore, come ad es. comitati e associazioni di cittadini, è capace di svolgere bene un compito, l’ente superiore, ovvero Istituzioni, Ministeri, Regione, Comune, Municipio etc., non deve intervenire per impedirlo ma può eventualmente sostenerne l’azione.