La vergogna continua del Giardino dedicato a Lidia Menapace.

L’ANPI, mercoledì 3 aprile prossimo festeggerà i 100 anni dalla nascita di Lidia Menapace (Novara, 3 aprile 1924 – Bolzano, 7 dicembre 2020), nata Lidia Brisca, partigiana, politica e saggista, pacifista, cattolica, femminista. La celebrazione, alla presenza delle Istituzioni e con la partecipazione del nostro Comitato di Quartiere Appio Alberone, si terrà presso il giardino dedicato proprio a questa donna esemplare e preso in carico dal nostro Comitato in quella via Cesare Baronio in attesa di programmata, ampia riqualificazione.

Riteniamo sia indecoroso che tale importante ricorrenza si tenga in un luogo che dovrebbe essere all’altezza di tale memoria e che invece, da tanto tempo, è soggetto a vandalismo continuo, piagato da frequentazioni border line spesso moleste, peggiorato dalla mancanza di illuminazione (il furto delle lampade e la rottura dei lampioni obbliga i residenti, la sera, a cambiare percorso per l’insicurezza della strada), dalla sporcizia, dalle erbacce, caduta di rami e da un generale stato di abbandono nonostante il lavoro ininterrotto dei nostri volontari, le segnalazioni fatte, le denunce sporte, le richieste di maggior vigilanza e presidio del territorio e gli approfondimenti anche su queste pagine (si legga qui >>; si legga qui >> e si legga qui >>).

Le istituzioni, che giovano della collaborazione dei cittadini e del Comitato, secondo il principio di sussidiarietà, sono state sempre informate dello stato di degrado dell’area, dove ci sono alcune giostre per i bambini reiteratamente devastate e – sottolineiamo – in una zona carente di aree ludiche. Ciò nonostante, la situazione permane, con grave danno per i cittadini e per l’immagine dello stesso Municipio e della sua amministrazione.

Torniamo quindi a chiedere pubblicamente, stavolta anche da questo Sito e sui Social collegati, l’attivazione del Presidente del Municipio VII, degli Assessori preposti e di chi di dovere per predisporre un controllo dell’area e la bonifica del giardino: nell’attesa del restyling promesso e preventivato, non è più accettabile che si procrastinino quei minimi atti mirati alla semplice, necessaria sicurezza e frequentabilità di un bene comune.

I cittadini sono sfiduciati, giunti al limite della loro pazienza e hanno diritto a risposte e azioni concrete e non più a vaghe promesse.

Ph. Tommaso Stefanori